COMUNITÀ

Il villaggio di Borgonovo visto da sud, ca. 1910
Il villaggio di Borgonovo visto da sud, ca. 1910

Cos'è l'ISOS?

Nov 20, 2020

L’Inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere d’importanza nazionale (ISOS) spiegato in modo semplice e veloce. Da oggi anche tramite dei video.

 

L’Inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere d’importanza nazionale (ISOS) ha la reputazione di essere complicato e i meccanismi della sua applicazione spesso sono percepiti come difficili da capire. Invece l’ISOS è facile da spiegare: da oggi anche tramite dei video. Volete sapere cos’è esattamente l’ISOS? Con quale metodo viene realizzato? O come applicarlo? Allora date un'occhiata ai video qui sotto!

 

Per gli noi abitanti della Val Bregaglia, per i proprietari di case primarie e secondarie – in particolare quelle storiche – e per tutta la popolazione in generale è importante capire e rendersi conto in che gioiello storico, unico e ricco di cultura che ci troviamo a vivere. La nostra valle è un esempio più che valido per dimostrare che è possibile sviluppare in maniera sostenibile e di alta qualità degli insediamenti protetti.

 

A volte ci sembra scontato che ad esempio a Bondo ci siano delle piazze intatte con numerose fontane storiche; che lungo le strette stradine di Soglio si sia mantenuto il selciato come pure i vari palazzi e i loro relativi giardini e orti; o che a Castasegna ci sia la Sala Viaggiatori: un esempio dei migliori edifici nei Grigioni dal 1950 al 2000. Proprio Castasegna risulta tra i 20 villaggi tipici della Svizzera. L’Inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere d’importanza nazionale (ISOS) comprende attualmente 1274 oggetti, tra cui numerosi villaggi appunto. E noi del Comune di Bregaglia possiamo essere fieri, in particolare quale zona limitrofa in tutti i sensi e per questo spesso sottovalutata o non valutata del tutto, di distinguerci con la nostra forte presenza nell’ISOS nazionale come pure nei 52 migliori edifici grigioni.

 

Come cercai di comunicare dopo la nascita di Pro Bondo nel 2018 (leggi Pro Bondo) è molto importante utilizzare l’ISOS, questo vero e proprio strumento, a proprio vantaggio e non a proprio svantaggio. In parte lo abbiamo già dimostrato mantenendo vivi e intatti i nostri villaggi senza però diventare dei musei, come a volte si insinua. Quindi consiglio a tutte le associazioni in valle come pure alle singole persone ma anche alle istituzioni e al Comune di Bregaglia di dare un’occhiata nei relativi ISOS riguardanti i nostri villaggi che attualmente sono Vicosoprano, Borgonovo, Stampa, Coltura, Promontogno, Bondo, Soglio e Castasegna.

 

Sarebbe auspicabile continuare su questa via e imparare da eventuali errori o guardare come si risolvono certe problematiche nei villaggi vicini. Solo in questo modo ci svilupperemo mantenendo la nostra identità, ricordandoci delle nostre radici che rappresentano la nostra storia in fin dei conti.

 

Volete informare altre persone sull’ISOS? Non esitate a condividere i video.

Le basi dell'ISOS spiegate.

Il metodo ISOS spiegato.

L’applicazione dell’ISOS spiegato.


Biennale Bregaglia 2020 – Selina Baumann, Rupestre, 2020; Fotografia © Yanik Bürkli, CLUS AG
Biennale Bregaglia 2020 – Selina Baumann, Rupestre, 2020; Fotografia © Yanik Bürkli, CLUS AG

Radicato in Bregaglia tramite la cultura

Jul 27, 2020

Un approfondimento di Davide Fogliada sul personale rapporto con la Val Bregaglia, la sua storia, architettura e arte contemporanea. Con la conferenza del prof. emerito dr. Werner Bätzing.


Lo studio

Posso veramente definirmi così: radicato in Bregaglia tramite la cultura. Una cultura millenaria che pregia il paesaggio, la storia e le persone della valle in cui sono cresciuto. Come tantissimi bregagliotti e bregagliotte prima di me, anche io sono emigrato. Non molto lontano, ma all’età di quindici anni mi sono spostato a Coira per approfondire la conoscenza della lingua tedesca e per scegliere il genere di apprendistato che avrei voluto intraprendere. Così dopo un decimo anno scolastico dedicato alla scelta professionale, ho iniziato l’apprendistato quale disegnatore edile e contemporaneamente ho acquisito la maturità professionale che in seguito mi ha consentito di accedere alla scuola universitaria d’architettura e ingegneria, sempre nella capitale grigionese.

 

Ci tengo a rivelare un fatto che forse ha poi cambiato molto in me e nel mio rapporto con la Val Bregaglia. Al pianterreno dell’edificio in cui lavoravo durante l’apprendistato c’era la galleria d’arte “Galerie Studio 10″, diretta dalla moglie del mio datore di lavoro Liliana Brosi (*1934). Nell’ampio sottotetto dello stesso edificio, oltre allo studio d’architettura, c’era pure la moderna abitazione della coppia amante dell’arte, dell’artigianato e dell’architettura. La gallerista, grafica, pittrice e disegnatrice Liliana Brosi e suo marito l’architetto Richard Brosi (1931-2009) sono stati molto gentili con me, forse perché ero di lingua italiana e notavano le mie difficoltà in quella tedesca. A volte dopo il lavoro mi invitavano a cena: spesso c’era una deliziosa pizza fatta in casa. Naturalmente parlavamo italiano e non svizzero tedesco o tedesco. Ho pure insegnato a Richard ad utilizzare il computer e con piacere davo una mano in galleria. Liliana mi aiutò nel lavoro di maturità professionale incentrato sul tema della neve e sull’artista lecchese Tino Stefanoni (1937-2017). Volontariamente o involontariamente mi ero avvicinato all’arte contemporanea.


Giovanni Giacometti, "Primavera", 1901, olio su tela, cornice dipinta dall'artista, 70 x 90 cm, Museo d’arte dei Grigioni Coira, acquisto da parte della Società grigione di belle arti (1902)
Giovanni Giacometti, "Primavera", 1901, olio su tela, cornice dipinta dall'artista, 70 x 90 cm, Museo d’arte dei Grigioni Coira, acquisto da parte della Società grigione di belle arti (1902)

L’esperienza

Negli anni a venire ho iniziato a visitare nuove città o nazioni vicine, abbinando i viaggi a dei corsi di inglese. Forse volevo aumentare il raggio della mia emigrazione oltre il Canton Grigioni o addirittura oltre la Svizzera. È così che ho trascorso del tempo in numerose capitali europee e periodi più lunghi in Inghilterra e successivamente in Nuova Zelanda, più volte in Australia e in Asia.

 

Quale emigrato radicato in Val Bregaglia sono sempre ritornato a casa e non mi sono mai allontanato definitivamente dal mio villaggio bregagliotto di Castasegna, dalle varie società valligiane e da Coira. Nel periodo degli studi d’architettura e ingegneria, dopo lo scioglimento dell’ufficio “Richard Brosi und Partner” e della galleria d’arte di Liliana, ho lavorato presso numerosi uffici d’architettura della zona di Coira. Un venerdì sera che non ero rientrato in valle ho visitato la galleria d’arte “Galerie Luciano Fasciati” e subito ho interagito con il gallerista, anche per via delle sue radici bregagliotte. Il gallerista Luciano Fasciati (*1960) tutt’oggi espone e vende arte contemporanea a Coira.

 

Nel 2008 il successo di un progetto di arte contemporanea in Val Bregaglia intitolato “Arte Bregaglia”, al quale avevo partecipato attivamente nel supporto organizzativo della festa di apertura con l’associazione “Gioventù Bregaglia” che presiedevo, aveva avuto un grande eco positivo a livello svizzero e internazionale. Le curatrici Angelika Affentranger-Kirchrath (*1960) e Patrizia Guggenheim (*1966) con la collaborazione di Patricia Jegher (*1966) sono riuscite in maniera egregia nel loro intento di creare un unico percorso artistico lungo tutta la Val Bregaglia geografica: da Chiavenna fino a Maloja.

 

Quale giovane persona interessata all’arte contemporanea e allo stesso tempo indigena della Val Bregaglia è stata per me una grande fortuna e un grande onore assistere l’artista italiana Chiara Dynys (*1958), che partecipò appunto ad Arte Bregaglia. Allora non capivo certamente tutti i concetti del lavoro “Bellezza e Sobrietà” che fu poi esposto nella chiesa di San Gaudenzio a Casaccia. Oggi posso constatare che ci vuole molto tempo e della ricerca per capire o cercare di capire il significato di un’opera di arte contemporanea.

 

Arte Bregaglia non è passata certamente inosservata nel mondo mediatico dell’arte contemporanea. Ispirato dal progetto artistico Arte Bregaglia, Luciano Fasciati decide di festeggiare il giubileo dei 20 anni della sua galleria nell’Hotel Bregaglia a Promontogno, albergo dove aveva già celebrato le sue nozze in passato. I festeggiamenti del giubileo sono coronati da un’esposizione di opere di arte contemporanea proprio all’interno dello storico Hotel Bregaglia, un edificio di grande prestigio progettato dall’architetto italiano Giovanni Sottovia (1827-1892).

 

Nasce così nel 2010 “Arte Hotel Bregaglia”, nuovamente su iniziativa di un curatore come con Arte Bregaglia nel 2008. Visto il rinnovato successo riscosso e l’interessamento del vasto pubblico proveniente anche da oltre valle l’evento si ripeterà per ben altre tre volte nel 2011/2012 e 2013 con ulteriori opere appositamente create per essere esposte nell’albergo. Durante questi anni il curatore Luciano Fasciati si rende conto che per organizzare a lungo termine progetti d’alta qualità di questo genere è necessario creare un organo organizzativo composto da più persone.


Lettere intagliate nel plexiglas rifrangono la luce di neon nascosti nella base di alluminio che riproduce la pianta della Chiesa di San Gaudenzio in Val Bregaglia.  Fotografia © Chiara Dynys
Lettere intagliate nel plexiglas rifrangono la luce di neon nascosti nella base di alluminio che riproduce la pianta della Chiesa di San Gaudenzio in Val Bregaglia. Fotografia © Chiara Dynys

Il risultato

L’associazione “Progetti d’arte in Val Bregaglia” viene fondata nel 2012 a Coira da un gruppo di persone volenterose e fiduciose, del quale faccio parte pure io. Subito incarichiamo Luciano Fasciati di presentare il concetto per il prossimo progetto e iniziamo la ricerca dei fondi, che nel ramo della cultura è importantissima e non facile. Il resto è storia recente con due edizioni di “Video Arte Palazzo Castelmur” nel 2013 e 2015, “Arte Albigna” nel 2017 come pure “Arte Castasegna” nel 2018. La volontà del Comune di Bregaglia per un maggiore impegno e sostegno finanziario per il 2020, 2022 e 2024 è un grande segnale nel ramo della cultura in valle e dell’arte contemporanea in particolare. L’associazione Progetti d’arte in Val Bregaglia inizia quindi ufficialmente nel 2019 la pianificazione del progetto “Biennale Bregaglia”.

 

Ripensando all’esperienza fatta con Liliana e Richard Brosi, Tino Stefanoni, Chiara Dynys, molti altri artisti, artiste e persone culturalmente attive sono contento di rappresentare l’associazione Progetti d’arte in Val Bregaglia con la presidenza che ho assunto nel 2019. Sono pure convinto che l’arte contemporanea faccia bene alla nostra valle di grandi artisti. I nuovi lavori rappresentano il risultato di un confronto attuale con la Val Bregaglia e la sua storia.

 

Gli insegnamenti che ho appreso collaborando con esperti e esperte del campo mi hanno probabilmente spinto a esporre personalmente delle mie fotografie e a organizzare piccole esposizioni. Il confronto con la realtà è come il confronto con l’arte contemporanea. Esso è quindi il confronto con le situazioni di tutti i giorni e con le persone. Esso è quindi cultura.


Manfred Alois Mayr, «ding-dong-dang», Arte Albigna 2017 - Installazione, dimensioni variabili - Fotografia © Ralph Feiner
Manfred Alois Mayr, «ding-dong-dang», Arte Albigna 2017 - Installazione, dimensioni variabili - Fotografia © Ralph Feiner

Nel 2017 il prof. emerito dr. Werner Bätzing (*1949), geografo e ricercatore delle Alpi, Università Erlangen-Nürnberg si è posto un interessante quesito in relazione con il progetto di arte contemporanea Arte Albigna:

 

“Arte Albigna, la Bregaglia e il futuro delle regioni periferiche nelle Alpi. Come possono contribuire arte e cultura?”

 

Ci tengo a riportare la sua risposta con la trascrizione completa della conferenza tenutasi in Val Bregaglia a Pranzaira, facendola così emigrare ancora una volta: clicca qui per scaricare la versione in italiano o qui per la versione in lingua tedesca.


Nossa Dona © Copyright Y. Bürkli, CLUS AG
Nossa Dona © Copyright Y. Bürkli, CLUS AG

Artipasto 2020

Apr 11, 2020

Biennale Bregaglia 2020

Arte contemporanea in Bregaglia: passato e futuro

 

Approfondiremo l’argomento ripercorrendo le mostre passate e dando un primo sguardo al ricco programma della Biennale Bregaglia, che inaugurerà presumibilmente il 6 / 7 giugno 2020.

 

Relatori Sarah Wiesendanger (Zurigo), storica dell'arte e assistente alla curatela di Biennale Bregaglia 2020, con Davide Fogliada (Castasegna), Presidente dell'associazione organizzativa Progetti d'arte in Val Bregaglia.

 

(Questo video è stato creato da Bregaglia Engadin Turismo per «ARTipasto 2020»)


Nossa Dona © Copyright Y. Bürkli, CLUS AG
Nossa Dona © Copyright Y. Bürkli, CLUS AG

Artipasto 2020

Apr 11, 2020

Biennale Bregaglia 2020

Architettura e storia di Nossa Dona e Lan Müraia

 

Negli ultimi anni, grazie a progetti quali “Arte Hotel Bregaglia”, “Video Arte Palazzo Castelmur”, “Arte Albigna” o “Arte Castasegna”, la Bregaglia si è affermata come un luogo dove l’arte contemporanea incontra paesaggi suggestivi e una ricca storia. Quest'anno l'evento si chiama Biennale Bregaglia e si terrà alla Porta sopra Promontogno. Durante una visita guidata virtuale vi sarà presentata la sede della Biennale Bregaglia 2020.

 

Guida virtuale con Federica Eichelberg (Bondo), membro del comitato dell'associazione organizzativa Progetti d'arte in Val Bregaglia e Francine Bernasconi (Morcote), storica dell'arte e assistente alla curatela di Biennale Bregaglia 2020.

 

(Questo video è stato creato da Bregaglia Engadin Turismo per «ARTipasto 2020»)


Logo Ami Tuo Fo di Facebook
Logo Ami Tuo Fo di Facebook

Esperimento sociale su Facebook

Mar 27, 2020

Cari amici e amiche di Facebook. Prima di tutto vi ringrazio per i feedback e l'incitamento. Senza di voi non avrei iniziato con questo esperimento. Cercherò di non filosofare troppo, anche nei post con video che seguiranno nei prossimi giorni. Sarà difficile ma credo che sia meglio lasciare filosofare i filosofi, scrivere gli scrittori, decidere i politici e in questo momento particolare parlare i medici o gli esperti con voce in capitolo. Proprio per questo non parlerò nei video ma semplicemente mostrerò delle scene tratte da diverse giornate che sto trascorrendo in auto-isolamento volontario qui a Coira, visto che ho 10 giorni di libero!

 

In teoria il 14 marzo doveva arrivare qui la mia ragazza da Bangkok e poi avremo trascorso qualche giorno a Coira, dopodiché avremo passato alcuni giorni a sciare in Engadina. Per finire saremo andati a trovare tutti i parenti, Lombardia inclusa. In pratica sono qui a Coira da solo, pronto con l’home-office in standby – ringrazio qui il mio datore di lavoro - e ho deciso di immortalare questo periodo di isolamento con questo esperimento sociale.

 

Passiamo ai fatti. Alcuni punti su questo esperimento:

1. È un esperimento interattivo. Quindi serve un feedback da parte vostra.

2. I video non sono inscenati, non sono stati provati e mostrano scene di vita reale al 100%.

3. Il tutto è molto naturale e non so mai quale video farò in seguito o quale aspetto andrò a focalizzare.

4. L’obbiettivo principale è mantenere il contatto con gli amici. Per questo serve interazione. Per questo andrò a interpellarvi di persona.

5. Importante: siccome il tutto è pubblico su Facebook e siccome in seguito riassumerò il tutto su di un sito, vi prego di essere consapevoli che tutto ciò che direte, scriverete, pubblicherete sarà di dominio pubblico.

6. L’obbiettivo secondario è forse di dare un consiglio o una speranza a delle persone, in particolare a voi amici e amiche, che forse siete un po’ in difficoltà. Per casi estremi lascio però la parola a gente più esperta di me. Inserirò forse dei link di altri video sotto ai video che pubblicherò.

7. Il canale Facebook non è accessibile a tutti ma trovo molto pratico il fatto che ci sia la traduzione simultanea. Come avrete notato per ora ci sono stati feedback in lingua italiana, tedesca e inglese.

8. Durante l’esperimento vedrete aspetti della mia vita anche privati. È mia intenzione condividere con voi queste esperienze o ricordi.

9. Non voglio certamente insegnare niente a nessuno. Quindi prendete tutto con leggerezza e non troppo sul serio.

10. Spero personalmente di conoscervi un po’ meglio anche grazie a questo esperimento (e di non finire al manicomio tra 10 giorni ).

 

Da ora in poi comunicherò direttamente tramite il canale “Ami Tuo Fo” di Facebook, facendo dei post girandoli poi sul mio profilo personale.

 

Cari saluti e a presto Ami Tuo Fo

#AmiGoesSocial

#SocialDistancing


#DayZero: Video "Ami Tuo Fo"

Eccomi qua con la spiegazione del primo video. Molto teatrale, quasi religioso direi. Infondo si tratta di una specie di rituale che voleva andare a simboleggiare l’inizio di questo esperimento con auto-isolamento. Beh, vi dico già che ho passato 5 settimane in un monastero Shaolin in una “cella” senza elettricità o telefonino. Quindi sono allenato, diciamo. A questo punto arrivo già al primo messaggio di questo video, che ne definisce il titolo: “Ami Tuo Fo”. Ma che vuol dire “Ami Tuo Fo”?

  
Non si tratta del tofu che si mangia, anche se un languorino mi è venuto. Durante le riprese del primo video stavo ascoltando e cantinelando la canzone “Ami Tuo Fo” che mi è ritornata in mente mentre facevo il tè. Il rituale del tè e questa canzone che i monaci cantavano molto spesso nel monastero Shaolin mi sono rimaste impresse nella mente. Tutto questo auto-isolamento e social distancing lo stiamo facendo per un virus che proviene proprio dalla Cina, la terra di Shaolin. “Ami Tuo Fo” vuol dire molte cose. In breve si può riassumere così: “luce infinita, vita infinita, saggezza infinita". La canzone che mi è tornata in mente è questa:  in poche parole si ripete “Ami Tuo Fo” per un’ora. Si tratta chiaramente di un mantra. Il mio record di meditazione è anche di un’ora. Se avete del tempo libero o troppo tempo libero provateci.
 
Oltre all’atto quasi teatrale del video l’angolazione volutamente scelta mostra alcuni quadri interessanti. Uno è speciale perché a seconda della prospettiva cambia l’immagine raffigurata. Nel video che lo inquadra lateralmente vedete San Pietro (?), invece di fronte (cosa che mi ha stupito quando ho bevuto il tè) vi è raffigurata una colomba – Spirito Santo – e dall’altro lato c’è Gesù. Non sono particolarmente religioso e questo quadro mi ricorda semplicemente un amico che ne ha uno simile a Bondo. Per questo l'ho scelto e appeso. Una coincidenza di buon augurio è che proprio alcune ore prima di fare questo primo video ho visto due belle colombe non lontano da casa mia. Gli altri quadri sono le fotografie della frana di Bondo del 2017 scattate dal famoso fotografo Raymond Meier. Le ho appese proprio in quell’angolo un po’ speciale del mio appartamentino di Coira. Lo chiamo l’angolo di Bondo e ci stanno davvero bene là quelle due foto. E poi c’è Gesù che guarda verso il Cengalo!
 
Non mi dilungo di più. Volevo solo spiegarvi qualche dettaglio del video, della mia vita e del mio appartamentino a Coira. Ci sono anche molti altri oggetti e dettagli su cui potrei dilungarmi per ore e ore, o meglio detto per righe e righe. Se avete domande specifiche fatele. Forse vi interessa qualcosa che avete visto nel video o volete saperne di più su queste specie di riflessioni che faccio. È un esperimento sociale, quindi spero ci sia un ricambio o una risposta.
 
Grazie e saluti
Ami Tuo Fo

  
PS: non sono super religioso o credente, però oggi mi sono saltati all’occhio i video di due pastori che hanno un legame con la Bregaglia e che si stanno dando da fare con dei video. Se vi interessa guardate e ascoltate soprattutto: Ivan Walther o Stefano D'Archino.
 

#AmiGoesSocial

#SocialDistancing


#DayOne: Video "Calanda"

Il secondo video di questo esperimento tematizza la routine giornaliera di cui abbiamo bisogno, credo. Una volta ci si regolava molto di più con le stagioni o la luce diurna. Oggi invece in fondo si potrebbe lavorare 24 ore al giorno. “Non stop” quindi. Per l’ironia della sorte ora stiamo vivendo un “big stop”. Molte persone sono in difficoltà perché una routine che dura forse da anni è stata interrotta. La routine che vi mostro nel video è un esercizio molto semplice di yoga che faccio ogni mattina. Ci è voluto un po’ di autodisciplina all’inizio ma ora lo faccio quasi automaticamente. Se vi interessa provate anche voi. Gli esercizi sono quelli dell’applicazione Yogom di Green Tomato Media.
 
Visto che non sono super sportivo e che il mattino sono un po’ arrugginito mi accontento del primo esercizio che dura ca. 5 minuti e si chiama “Morning Yoga”. La musica di Manu Om tratto dall’ablum Bhakit è molto bella e risvegliante, direi.

 
Tornando al video che è intitolato “Calanda” voi penserete alla birra, no? Invece si riferisce alla montagna che vedo ogni mattina dalla finestra. Specialmente durante l’esercizio raffigurato nel video al secondo 0:16 mi piace guardare la cima (se non c’è la nebbia o le nuvole) e vedere se c’è neve o se il sole è già arrivato lassù. Per questo mostro la montagna nel video, anche utilizzando lo zoom. Il video termina facendo riferimento ad alcuni quadri/fotografie appese alla parete che fa da sfondo a questa inquadratura.
 
L’opera più grande è un foto-collage intitolato “shifting topographies” dell’artista contemporanea zurighese Monica Ursina Jäger.  Quest’immagine porta un po’ di verde in casa e l’ho appesa in modo che sembri quasi prendere il posto di un televisore a schermo piatto. Qui incollo una frase dell’artista in tedesco:
 
„Natur, Landschaft und Umwelt bilden wesentliche Bereiche unseres täglichen Lebens. Sie sind von persönlichen Geschichten durchdrungen und durch politische Diskurse geprägt. Sie sind der Boden, auf dem unsere Vergangenheit geschichtet und auf dem unsere Zukunft aufgebaut ist. Die drängenden Fragen unserer Zeit sind in die Landschaft eingeschrieben.“ (M. U. Jäger)
 
Il quadro piccolino invece è un acquarello dell’artista italiano Michele Ciacciofera:  artista che ha già esposto alla Biennale di Venezia, alla Documenta 14 Kassel ma pure a Castasegna durante Arte Castasegna. Michele è una persona molto intelligente e saggia. Mi fa piacere avere un piccolo acquarello qui a Coira. Vi è raffigurata una figura seduta su una sedia, proprio come me adesso che sto scrivendo questo testo su di un portatile.
 
Spero vi sia piaciuta questa descrizione e che forse qualcuno inizi pure a fare qualche esercizio giornaliero di yoga.
 
Saluti e grazie
Ami Tuo Fo
 
#AmiGoesSocial

#SocialDistancing


#DayTwo: Video "Pine tree"

Il terzo video di questa serie è dedicato agli alberi. Precisamente agli alberi con gli aghi, i “pini” come vengono comunemente chiamati. L’altro giorno sono andato al parco sotto casa a prendere il sole, visto che per il fine settimana dava brutto tempo ho deciso di prendere un po' il sole.
 
Quando mi sono disteso sul prato guardando in su ho notato la vista dei rami dell’albero con gli aghi e mi è ritornato in mente un ricordo della Cina.
 
Quando trascorsi diverse settimane nel monastero di Wu Wei Si vicino alla città di Dali nello Yunnan era mi abitudine esplorare i boschi nel tempo libero. Dali è una città su di un altipiano con un lago, circondata da montagne e boschi appunto. Assomiglia un po’ all’Engadina, solo che è in Cina! Una differenza che mi ha colpito subito è che i boschi attorno al monastero Wu Wei Si sono dei veri e propri cimiteri: qua e là ci sono dei massici altari a mò di sarcofago. Durante le mie passeggiate ho scoperto una specie di piattaforma di legno tra le chiome degli alberi.
 
Allora mi ci sono arrampicato e lassù distendendomi maditavo o riposavo, ballando con le piante. La vista verso l‘alto era esattamente la stessa dell’altro giorno a Coira, o dei boschi della Val Bregaglia. In serata l’altro ieri ho poi guardato un film (“Il diritto di opporsi” diretto da Destin Daniel Cretton) e proprio quando stavo pubblicando il video “Pine tree” durnate i primi minuti del film americano si vedeva l’immagine dei rami di pino visti dal basso che ballavano al vento. Che coincidenza!
 
Buona domenica e a presto

Ami Tuo Fo

 

#AmiGoesSocial

#SocialDistancing


#DayThree: Video “Salsa Pasitos”

La serata dell’altro giorno è stata molto divertente: molte persone provenienti da diverse regioni dei Grigioni, della Svizzera e del resto del mondo per un attimo si trovavano a fare la stessa cosa. Tentavamo tutti e tutte di seguire i passi - i pasitos – dell’istruttore di ballo Marcel Krättli che ci ha dedicato un’ora del suo tempo.
 
Non devo spiegare molto del video, è abbastanza chiaro che volevo semplicemente concentrarmi sui passi. Meno male che avevo quelle scarpe bianche qui a Coira, visto che sono le uniche che scivolavano sul pavimento di legno del mio appartamentino.
 
Il ballo è un’attività molto sana perché si fa movimento, si allena sia il cervello che il corpo e ci si diverte! Vista la situazione #StayHome alcune persone come me avranno ballato da sole. Proprio per questo ci sono tantissimi passi da allenare a casa e che poi anche in pista, quando si balla in due, possono essere messi in mostra quando ci si stacca.
 
Tra pochi minuti Marcel Krättli ci darà un assaggio live con una lezione di WEI Gigong (in tedesco). Come posso non partecipare?
 
Buona serata

Ami Tuo Fo

#AmiGoesSocial
#SocialDistancing


#DayFour: Video "Meditation"

Chi l’avrebbe mai detto che avrei battuto i 60 minuti di meditazione senza pausa! Visto che ho molto tempo durante questa settimana di vacanze ho deciso di meditare per 61 minuti.
 
Mi ci sono preparato psicologicamente qualche giorno prima. Il momento ideale è stato dopo 45 minuti di WEI Qigong con l’ormai mitico Marcel Krättli che durante questi tempi si dà al Live Streaming. Il corpo è fisicamente un po’ stanco e è quindi ideale stare 61 minuti fermi. Complessivamente non è stata così dura e ho solo avuto una o due crisi durante i 61 minuti, che sono passati molto velocemente. Avevo preparato bene dei cuscini ma i piedi si sono comunque addormentati e ci è voluto un attimo prima che potessi camminare!
 
Il video è una ripresa “time-lapse” che comprime 61 minuti in poco più di 10 secondi. Per l’inquadratura ho deciso di piazzare un orologio da polso. Ho poi indossato una maglietta arancione con delle montagne sopra.
 
Sembra tutto casuale ma ha un’importanza simbolica, visto che al momento sto leggendo “Le memorie del Dalai Lama”. Come forse sapete l’attuale 14. Dalai Lama ama molto la meccanica e gli orologi in particolare. E l’arancione (rosso e giallo) è un colore tipico dei monaci tibetani. Il libro lo mostro alla fine del video come pure mostro il retro del libro “in Asia” di Tiziano Terzani che pure lui nella foto porta una sciarpa arancione. Qui lo cito mentre si riferisce all’Asia “I mille volti di un continente immenso, fra culture secolari e un futuro che è già cominciato”.
 
Se volete allenare un po’ la mente iniziate a meditare.
Ci sono mille corsi online e tanti libri.

In un futuro migliore potremo riprendere le lezioni di “Wing Chun – non solo autodifesa” in Bregaglia.
 
Buona serata

Ami Tuo Fo

 

#AmiGoesSocial

#socialdistancing


#DayFive: Video "Flowers"

Questo video racconta di un’altra coincidenza o di uno scherzo del destino. L'altro giorno mentre tornavo a casa dopo la mia “ora d’aria” ho quasi strappato dei rami da una pianta in fiore.
 
Erano dei bei fiori gialli. Tra me e me ho pensato che sarebbero stati bene in un bel vaso di vetro nel mio appartamentino. Solo quando stavo quasi spazzando i rametti mi sono reso conto che non sono in Bregaglia, dove solitamente nel bosco o nella natura è permesso raccogliere fiori o strappare qualche ramo per fare delle decorazioni. Qui a Coira invece stavo quasi strappando dei rami dalla pianta di un giardino privato!
 
Un po’ triste mi sono avviato a casa, ammirando il bell’edificio progettato dal rinomato architetto Rudolf Olgiati (1910-1995) in cui abito. Personalmente sono un grande ammiratore di questo architetto che ha pure operato in Bregaglia, a Montaccio per la precisione.

Forse avrete notato dagli altri video alcuni dettagli degli interni e l’ammobigliamento antico in legno.
 
Appena ho imboccato la mia scala che dà sulla sinistra dopo l’entrata ad arco mi ritrovo sulla soglia della porta dei fiori, gialli! Che bella sorpresa. È vantaggioso abitare sopra ad una giardineria e il pensiero dei proprietari è stato molto carino.
 
Visto la situazione precaria di molte ditte di fioristi e giardinieri spero la situazione migliori e se la ditta offre il servizio a domicilio perché non inviare dei fiori o ordinare semi e sementi per la calda stagione in arrivo.
 
Saluti

Ami Tuo Fo

 

#AmiGoesSocial

#SocialDistancing


#DaySix: Video "Master Chef"

Il Video "Master Chef" si riferisce chiaramente ai vari reality shows che vanno in onda in TV.
Volevo semplicemente mostrarvi che durante le mie vacanze “forzate” non mi sono trattato male.
 
A volte ordinavo la pizza e ne approfittavo per stappare una birra speciale. Poi il mattino, come in un hotel, mi viziavo con una bella colazione: servita in camera oppure direttamente nella vasca da bagno!
 
Cerco di nutrirmi di soli alimenti vegetali biologici qui a Coira. In Bregaglia invece mi vizio con la carne, anche biologica se possibile, dei nostri contadini. Il cesto metallico per cuocere la verdura al vapore l’ho vinto alla tombola di capodanno e devo dire che rende molto.

 

Amo molto improvvisare dei menu e delle ricette. Girando per il mondo ho assaggiato di tutto e di più e ancora mi stupisco di non avere avuto problemi di stomaco in Myanmar o in India. Forse visto che viaggiavo e mi spostavo lentamente il mio corpo ci aveva fatto un po’ l’abitudine a un altro tipo di cibo.
 
Tempo fa con alcuni amici avevamo iniziato a scegliere una regione e poi di cucinare dei menu tipici abbinando pure vino o birra. Purtroppo dopo tre edizioni di questa staffetta culinaria delle regioni abbiamo dovuto fermarci per via della situazione Corona-Virus.

 

Invece proprio l’altro giorno con altri tre amici ho partecipato al mio primo aperitivo digitale utilizzando una video-chat di gruppo con Whatsapp: molto divertente!

 

Buon appetito e salute a tutti

Ami Tuo Fo

 

#AmiGoesSocial

#SocialDistancing

 

#DaySeven: Video "AMI TUO FO reports"

Ecco la spiegazione dell’ultimo video di questo esperimento sociale. Questo video ha un titolo molto simile al primo video e chiude definitivamente il cerchio.

 

Con questo termina anche l’esperimento sociale. Mi piace immaginare che il cerchio si chiuda come il simbolo dello Yin Yang: si chiude ma continua, si ripete.

 

L’altro giorno ho incontrato di persona una partecipante attiva a questo esperimento e mi ha chiesto di spiegare quest’ultimo video perché non si capisce. Naturalmente è stata una scelta voluta non rivelarvi tutta la sorpresa di ciò che ho fatto durante gli ultimi 10 giorni oltre a fare dei video e a descriverli. Durante l’ultima settimana ho creato un nuovo sito che si chiama AMI TUO FO reports.
 
Esso racchiude tuttigli articoli, poesie, contributi e racconti che ho scritto negli ultimi anni durante tanti viaggi ma anche vivendo in Val Bregaglia o a Coira. Ho deciso di fare tre categorie: Viaggi, Comunità e Giornalismo.
 
Per il momento il sito è ancora in fase di elaborazione ma non è così male. Se volete rivivere qualcheviaggio o scoprire come è stata un’esperienza che ho fatto e che ho deciso di condividere con tutti voi, date pure un’occhiata. Di materiale ce n’è e non è ancora tutto!

Grazie ancora a tutti voi
Ami Tuo Fo

#AmiGoesSocial

#SocialDistancing


RESOCONTO ESPERIMENTO SOCIALE (in arrivo a breve)


Camilla a Soglio
Camilla a Soglio

Camilla se n’è andata

Apr 10, 2019

La gatta era conosciuta non solo dagli abitanti di Soglio, ma anche da molti fotografi e dagli svariati amanti del paradisiaco villaggio bregagliotto. Un saluto e un ringraziamento.

 

La gatta Camilla è spirata all'età di quindici anni nella sua idilliaca Soglio. Nel 2006 i padroni della gatta rossa tigrata, poi conosciuta in tutto il paese, traslocarono a Castasegna. Naturalmente portarono con sé Camilla nel paese di fondovalle, distante solamente qualche chilometro ma nello stesso tempo a quasi 400 metri di dislivello più in basso.

 

I gatti sono animali territoriali e Camilla a Castasegna proprio non voleva stare: per ben tre volte i suoi padroni dovettero andare a riprenderla a Soglio. Probabilmente Camilla saliva direttamente dal castagneto, attraversando poi la Caroggia e, dopo essere passata da Plazza, riconosceva il suo territorio e ritrovava la via verso il suo amato paesino.

 

La famiglia Pedroni di Brentan ringrazia Hermine, Jennifer ed Edina, i gestori del Palazzo Salis, della Soglina e della Stüa Granda, ma anche tutti i cittadini di Soglio, che in questi anni hanno coccolato e accudito Camilla.

 

(Questa comunicazione è tratta da «La Bregaglia»)


Trash of Dalat © Copyright Ami Tuo Fo
Trash of Dalat © Copyright Ami Tuo Fo

3 minuti con… Davide Fogliada

Apr 1, 2019

Fogliada tematizza il considerevole e complesso argomento dei cambiamenti climatici. Lo fa con l’esposizione fotografica Trash of Dalat, presso il Centro puntoBregaglia di Vicosoprano.

 

 

(Questo servizio è tratto da «La Bregaglia»)


Trash of Dalat © Copyright Ami Tuo Fo
Trash of Dalat © Copyright Ami Tuo Fo

Trash of Dalat

Apr 1, 2019

Esposizione fotografica di Davide Fogliada. Presso il Centro puntoBregaglia di Vicosoprano.

 

Cambiamenti climatici

consumismo e sprechi

Una società globalmente malata?

 

Motivato da una collaborazione con “Ecocinema” a Castasegna di gennaio 2019 e dopo avere visto il film A Plastic Ocean a Stampa in febbraio 2019, Davide Fogliada vuole tematizzare il considerevole e complesso argomento dei cambiamenti climatici. Lo fa con un’esposizione fotografica, aperta al pubblico durante gli orari di servizio, presso il Centro puntoBregaglia di Vicosoprano.

 

Dalat, come scrive Davide nella sua pagina web, è una città del Vietnam situata in una bella area fertile. Trash of Dalat significa quindi: “l’immondizia di Dalat”.

 

 

(Questa segnalazione è tratta da «La Bregaglia»)


Smoothie © Copyright Ami Tuo Fo
Smoothie © Copyright Ami Tuo Fo

Culto con colazione

Mar 28, 2019

Intervista con la Pastora Simona Rauch. Domenica 31 marzo 2019 alle ore 10.30 nella Chiesa evangelica riformata di Castasegna si terrà il culto di valle, con colazione a partire dalle ore 9.00!

 

Chi ha avuto l'idea della colazione? Ci sono state reazioni dalla comunità vista la simpatica trovata?

Ho proposto io un culto con colazione, non senza suscitare almeno all'inizio una certa sorpresa e forse anche qualche reticenza. Credo però che la sorpresa faccia parte del gioco. La chiesa troppo spesso non ci sorprende più. Viviamo il culto, le nostre diverse attività e talvolta persino la nostra fede come un'abitudine. Una bella tavola imbandita con caffè, succo di frutta, treccia e miele… anche questa è la chiesa! Se oggi questo ci incuriosisce e ci sorprende, tanto meglio!

 

È già stato fatto in passato?

Da quando vivo in Bregaglia è la prima la prima volta che facciamo un culto con colazione. In realtà abbiamo già proposto in passato un aperitivo dopo il culto o una merenda in occasione dei culti per i bambini e le famiglie. Sono convinta che questi momenti nutrano la nostra vita comunitaria e ci aiutino a rimanere una comunità vivace e vivente.

 

Per quale motivo lo si fa con la colazione?

Il culto è un momento di incontro, anche se molti di noi oggi non lo vivono più così. La colazione è dunque un modo per estendere l'incontro, la comunione e la condivisione al di là del culto inteso in senso stretto e di innestare così il culto nella vita e viceversa di integrare la vita nel culto. Mangiare insieme è un'esperienza quotidiana in cui sperimentiamo la vita nelle sue diverse sfaccettature, è un momento in cui la vita si offre a noi con i suoi tanti sapori e profumi, è luogo di incontro, di prossimità, di accoglienza, di ospitalità, di discussione, di gioia. Nella Bibbia, oltre che luogo rivelatore della realtà umana il pasto è anche luogo di sogno e di utopia. Ecco perché il pasto condiviso, il banchetto, diventa immagine per eccellenza del regno di Dio. Facciamo colazione insieme dunque per condividere la vita, ma anche per annunciare il mondo nuovo di Dio.

 

La tematica della colazione farà anche parte della predica, culto etc.?

Senza svelare in anticipo il testo su cui porterà la predicazione, prenderò certamente spunto da questa occasione particolare. La predicazione non è altro che questo, il tentativo sempre nuovo di leggere una situazione particolare della nostra esistenza alla luce di un testo biblico e viceversa di interrogare un brano biblico alla luce di ciò che viviamo.

 

Ti aspetti un maggiore afflusso di fedeli?

Quello di domenica prossima sarà un culto di Valle e quindi mi aspetto che ci siamo persone da tutti i paesi. Se poi la colazione farà venire qualcuno in più tanto meglio. Se non proprio la chiesa, speriamo di riempire almeno la sala comunitaria… ci sarà posto per tutti!

 

Cosa si mangerà e cosa si berrà?

Sul tavolo, ci saranno tutti gli ingredienti di una buona colazione, non di una colazione presa in fretta in fretta prima di iniziare un'altra giornata di lavoro, ma di una colazione festiva in cui prendiamo il tempo di sederci e di gustarci questo momento. Oltre a ciò che ci sarà sul tavolo, tutti sono invitati a portare allegria e buon umore.

 

Chi preparerà la colazione?

La colazione sarà preparata da un gruppo di donne di Castasegna con l'aiuto di due confermandi.

 

In quale chiesa si terrà il culto?

La colazione e il culto si terranno nella chiesa di Santa Trinità a Castasegna. La colazione sarà preparata nella sala comunitaria e il culto si svolgerà nella chiesa sovrastante. La chiesa di Castasegna ci offre insieme uno spazio di culto e uno spazio comunitario e ci invita così a legare il culto alla vita e la vita al culto. Lo spazio influenza certamente il nostro modo di vivere e concepire la chiesa. In questo senso un centro comunitario come quello di Castasegna può senz'altro contribuire a rendere la vita comunitaria più dinamica e variegata.

 

Hai qualcosa di importante da aggiungere?

Mi rallegro di vivere questo momento comunitario e spero che la gente accolga il nostro invito. Venite a fare colazione con noi!

 

(Questa intervista è tratta da «La Bregaglia»)


Casaccia © Copyright Ami Tuo Fo
Casaccia © Copyright Ami Tuo Fo

Nuovo bar a Casaccia

Gen 4, 2019

Inaugurato il 22 dicembre 2018, il bar presso la sciovia Sur Cresta di Casaccia si presenta al pubblico. Una panoramica dal retroscena e alcune informazioni.

 

Due settimane fa è stato inaugurato un nuovo bar a Casaccia. Non si tratta del bar aperto nel 2003, ma di un bar messo a nuovo e ristrutturato unicamente da dei volontari locali. Il materiale utilizzato è quasi tutto riciclato, visto l'impiego di molti scarti. Il bar presieduto dall'indigeno Gabriele Giovannini, è gestito da un gruppo di donne del paese. Localizzato ai piedi della sciovia Sur Cresta, è aperto dalle 13:30 alle 16:00, esclusivamente quando è in funzione anche la sciovia. La responsabile Romana Rezzoli o una sua collaboratrice accoglieranno con piacere gli avventori.

 

Sono in programma alcuni eventi come la giornata di divertimento con i bimbi fino alla terza classe, delle sciate al chiaro di luna o una gara di sci per scolari e adulti. Gli eventi sono elencati nell'agenda di La Bregaglia.

 

All'inaugurazione dello scorso 22 dicembre 2018 erano presenti circa settanta persone. Ci sono stati il taglio del nastro, discorsi e un rinfresco offerto. Gabriele Giovannini ci tiene a dire a tutti di venire a sciare quando è in funzione la sciovia. Casaccia è un luogo ideale per i bambini alle prime armi con gli sci, ma anche per quelli più bravi.

 

(Questo articolo è tratto da «La Bregaglia»)


Stefano D'Archino © Copyright Ami Tuo Fo
Stefano D'Archino © Copyright Ami Tuo Fo

Addio pastore D'Archino

Dec 17, 2018

 

Il pastore evangelico Stefano D'Archino lascia la Val Bregaglia. Dieci domande e dieci risposte dopo il suo ultimo appuntamento ufficiale.

 

Da quanti anni sei in Bregaglia?

Da sedici a anni e mezzo. Ho cominciato i primi di luglio del 2002, come pastore.

 

Come mai la Bregaglia?

La Bregaglia cercava un pastore, già da tempo, e aveva pubblicato un posto. E dove facevo il pastore, la Chiesa faceva una ristrutturazione d'organico, e quindi non c'era più il posto. Allora io, sapendo che finivo quell'estate, ho risposto all'avviso pubblicato sul giornale Riforma.

 

Dove facevi il Pastore prima?

Ero nel Basso Molise, nella zona di Termoli. C'erano tre chiese con pochi membri di chiesa, circa un'ottantina. Per questo motivo ci fu la ristrutturazione d'organico. La zona era molto grande ma un Pastore non dovrebbe avere meno di cento membri di chiesa. In Bregaglia ci sono circa mille membri di chiesa con due pastori.

 

Come sei stato accolto in Bregaglia?

Molto bene. Io e la mia famiglia siamo stati ben accolti. Non è vero che i bregagliotti sono chiusi.

 

Ci sono state difficoltà?

No, no. Sostanzialmente non ci sono state difficoltà. Pur essendo una realtà molto diversa perché è Svizzera e non è Italia. Venendo in Bregaglia ero già abituato all'aspetto di "paese di montagna", anche perché prima sono stato in Abruzzo. Quando sono arrivato in Bregaglia ho fatto pure parte della banda. Per una decina di anni ho suonato il sassofono contralto nella Musica Badile, fino al suo scioglimento.

 

Hai portato delle novità in valle?

Certamente ho cercato di seguire un genere di predicazione che insisteva sull'annuncio di salvezza per grazia. Secondo me quella era la cosa importante da fare. È difficile proporre sempre delle novità, visto che i temi da affrontare sono quelli. È anche per questo che un pastore dopo un po' va via.

 

Qual è stata l'esperienza migliore?

L'esperienza migliore è avere avuto un cammino con questa comunità bregagliotta.

 

Ci sono stati dei momenti particolari?

Ce ne sono stati vari. Ci sono stati dei momenti ecumenici a Piuro, che mi sono sembrati significativi. Poi ho fatto un'Ascensione sugli Spiritual, coinvolgendo tre cori. Per me è stato bello. Il fatto di poter conoscere tante persone, questo è forse il privilegio più bello per un pastore. Incontrando e visitando delle persone posso trarre dei veri e propri insegnamenti di vita. Ci sono stati anche dei momenti extra-ecclesiali, per esempio ho fatto qualche presentazione sulla poesia romanesca, su Gianni Rodari, con le biblioteche.

 

Programmi per il futuro?

Vado a fare il pastore nella chiesa evangelica riformata di "Bellinzona e dintorni". Si chiama proprio così. È una comunità che va da Airolo a Gambarogno, con meno di mille persone, distribuite su 100 km. Questa è una dimensione diversa, è una chiesa molto diversa dal punto di vista del territorio. Ed è una chiesa di diaspora. Il progetto per il futuro è quindi di riuscire a fare il pastore in una maniera fedele in una realtà diversa.

 

Cosa vuoi dire ai bregagliotti?

Che Dio vi benedica.

 

Gli ultimi due culti in Val Bregaglia con il pastore Stefano D'Archino si sono tenuti domenica 16 dicembre 2018. In mattinata, alle 10:30, c'è stato il culto con la scuola domenicale a Castasegna. Presenti quasi una cinquantina di fedeli. Nel pomeriggio, alle ore 14:30, c'è stato il culto ecumenico al Centro sanitario Bregaglia.

 

(Questa intervista è tratta da «La Bregaglia»)


Shaolin Kung Fu © Copyright Ami Tuo Fo
Shaolin Kung Fu © Copyright Ami Tuo Fo

Wing Chun: non solo autodifesa

Dal 2018 a Castasegna

Lezioni gratuite o con donazione volontaria per donne e uomini di tutte le età.

Tutti i giorni su appuntamento a Castasegna all'aperto o nella sala comunitaria.

 

Vistita il sito ufficiale (anche in tedesco) o leggi il riassunto delle passate lezioni.


Castasegna © Copyright Ami Tuo Fo
Castasegna © Copyright Ami Tuo Fo

Ricompensa

Jan 9, 2018

L'altro giorno mi incamminavo lungo il fiume Mera

E per terra notavo tutta l'immondizia che c'era

Tra i sassi vicino alla galleria di Castasegna

Cartacce un po' ovunque: "È una vergogna!"

 

Ricordavo la mia guida ecologista in Perù

E sempre più mi convincevo: "Fallo anche tu!"

Un pezzo di polistirolo, un pacco di sigarette

Raccogliendo senza un sacchetto ero alle strette

 

Poi come una ricompensa di quelle che sbanchi

Avvistavo per terra una banconota da dieci franchi

Un premio del destino o una casualità?

Sinceramente non lo so, ma come in Perù

Non pensarci e inizia a raccogliere pure tu.

 

(Questa poesia è stata gentilmente pubblicato su «La Bregaglia»)